I Concerti di Musica Insieme
In osservanza delle misure poste in essere per il contenimento del diffondersi della pandemia di COVID-19, la XXXIII Stagione di Musica Insieme si è interrotta il 24 febbraio.
I CONCERTI 2019/2020
Ancora novità
Pare quasi un paradosso, eppure è proprio così: con la XXXIII edizione dei nostri Concerti si preannunciano almeno sei importanti debutti in città, prime esecuzioni e integrali prestigiose, a ricordarci se ve ne fosse bisogno quanto sia inesauribile la ricchezza dei classici, quella che ci permette di continuare a scoprire nuovi talenti, nuovi repertori, accanto al piacere di riascoltare i più grandi maestri della cameristica.
La stessa ricchezza che ci permette di ospitare per la prima volta a Bologna un violoncellista come Jan Vogler o il violino di Viviane Hagner (con lei debutta anche la Camerata Salzburg), interpreti dalla carriera già stellare, eppure ancora da “scoprire”. Fra gli ensemble, Les Paladins, gli Archi di Santa Cecilia e il West-Eastern Divan Ensemble portano con sé altrettanti solisti e percorsi inediti: la voce di Sandrine Piau per un tutto Händel, il mandolino di Avi Avital in Bach e Vivaldi, il violino di Michael Barenboim con una prima assoluta di Benjamin Attahir. E se la storia dell’interpretazione è di scena con il quintetto d’archi dei Berliner Philharmoniker, con l’archetto di Gil Shaham o con il Takács Quartet (nato a Budapest nel 1975), è una vera e propria creatura di Musica Insieme l’ensemble tutto italiano guidato dal violino di Gabriele Pieranunzi, che con il raffinato pianismo di Andrea Bacchetti sarà protagonista di un’integrale preziosa come quella dei Quartetti di Mozart. E sarà un’integrale imperdibile ad aprire il cartellone, con gli Studi di Chopin interpretati dal Premio “Busoni” Alexander Romanovsky, mentre il pianoforte di due fuoriclasse come Denis Matsuev e Yuja Wang ci parlerà delle loro radici, senza dimenticare l’anno beethoveniano 2020. Un “altro piano” sarà quello di Brad Mehldau, col titolo emblematico di Modern Classic, a dimostrare quanto ancora ci sia da esplorare nel repertorio. È quel che faranno il Trio capitanato dal clarinetto di Sabine Meyer, l’inedito duo di Viktoria Mullova e Misha Mullov-Abbado, o il violoncello “favoloso” di Giovanni Sollima, intenti a rileggere i classici con i suoni del presente.
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