Classe 1997, bolognese, Enrico Mignani intraprende lo studio del violoncello all’età di nove anni sotto la guida del M° Chiara Tenan e si diploma nel 2015, a diciassette anni, nella classe del M° Riccardo Martinini a Bologna con massimo dei voti, lode e menzione speciale. Presso il conservatorio della sua città ha modo di incontrare violoncellisti del calibro di Enrico Dindo, Miklòs Perényi, Xavier Gagnepain, Ludwig Quandt, Giovanni Sollima e Umberto Clerici. Fin dall’età di dodici anni è seguito nei suoi studi dal M° Marianne Chen, allieva a sua volta del grande Antonio Janigro. Nel febbraio 2015 entra a far parte della classe del M° Enrico Dindo presso la Pavia Cello Academy, ove ha modo di studiare anche con altri importanti violoncellisti come Young-Chang Cho, Massimo Polidori, Thomas Demenga, Frans Helmerson e Asier Polo. A partire dal settembre 2016 continua gli studi col M° Dindo presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, dove attualmente frequenta il corso di laurea Master of Arts in Music Performance. Nel gennaio 2016, per interessamento del M° Thomas Demenga, diventa allievo effettivo presso l’associazione “De Sono” al Lingotto di Torino, ove segue regolarmente i corsi del violoncellista svizzero. Ha inoltre preso parte ai corsi del M° Antonio Meneses presso l’Accademia Chigiana di Siena, del M° Frans Helmerson presso l’Accademia Internazionale di Musica di Cagliari e del M° Jens Peter Maintz presso la Sommerakademie del Mozarteum di Salisburgo e la Cello Akademie Rutesheim. Tra i concorsi in cui è stato premiato si segnalano la European Music Competition “Città di Moncalieri”, il Premio “Antonio Salieri” di Legnago, il Premio “Crescendo” di Firenze e il Premio “Francesco Geminiani” di Verona. Era inoltre tra i tre finalisti del concorso per la borsa di studio “Maura Giorgetti” per giovani violoncellisti, indetto nel 2015 dalla Filarmonica della Scala. Si è esibito per due volte come solista all’Auditorium Manzoni di Bologna, accompagnato dall’orchestra del conservatorio della sua città, nonché al World Bach-Fest di Firenze (presieduto da Ramin Bahrami) e in varie collaborazioni con la Fondazione Musica Insieme, Emilia Romagna Concerti e il FAI. Il suo eclettico repertorio spazia dalla musica antica a quella contemporanea. Risulta con ogni probabilità il più giovane musicista al mondo ad aver mai interpretato il Pierrot Lunaire di Schoenberg, a soli quattordici anni, per la rassegna The Schoenberg Experience di Bologna. Affianca agli studi violoncellistici quello della composizione. Alcune sue composizioni sono state eseguite a Bologna, Como, Napoli e Vignola. Suona un pregiato violoncello di liuteria moderna, costruito nel 2013 da Ivano Coratti, su gentile concessione della famiglia del grande liutaio.
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