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MIA – Musica Insieme in Ateneo XXV edizione

Musica Insieme in Ateneo – XXV edizione

Buon compleanno MIA Quest’anno MIA – Musica Insieme in Ateneo compie venticinque anni, un traguardo importante che merita di essere ricordato e festeggiato con un dono, un dono che desideriamo offrire alla nostra comunità, affinché la nostra amata musica non sia solo un momento di astrazione ed elevazione dalle quotidianità della vita ma anche di sollievo e vicinanza a chi è costretto a confrontarsi quotidianamente con la sofferenza. Abbiamo quindi deciso di far precedere ognuno dei cinque concerti in cartellone da altrettante matinée musicali dedicate ai pazienti del reparto di Oncologia del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, portando così la musica direttamente nei luoghi di cura. Un progetto ideato da Musica Insieme per la Fondazione Sant’Orsola, che prevede anche la residenza di un pianoforte storico Steinway & Sons, generosamente messo a disposizione dalla famiglia Cillario in ricordo di Carlo Felice Cillario, celebre direttore d’orchestra, e della moglie Vittoria, valente pianista. Questo prezioso progetto è reso possibile grazie al sostegno di Banca di Bologna, alla quale ci lega da sempre la medesima attenzione per la collettività e per le esigenze del territorio. Il calendario dei concerti di questa venticinquesima edizione di MIA avrà peraltro un fil rouge  importante che vedrà protagonista proprio il pianoforte: la celebrazione nel 2023 del 150° anniversario della nascita di Sergej Rachmaninov, grande pianista e compositore. Sempre attenti alla valorizzazione della creatività emergente, anche quest’anno abbiamo selezionato i più brillanti talenti delle ultime generazioni, offrendo loro un’opportunità importante; ospiteremo Rising Stars come il violoncellista olandese Anton Mecht Spronk, al suo debutto a Bologna, e bolognese sarà il suo partner al pianoforte, il talentuosissimo Pietro Fresa. Vi saranno poi due ensemble vincitori del concorso “AMUR per i nuovi talenti” 2022, indetto dal Comitato nazionale AMUR del quale Musica Insieme detiene la Vicepresidenza: il Trio Eidos e il Faccini Piano Duo, selezionati fra un centinaio di candidati per la loro capacità di coniugare tecnica e musicalità, mentre un altro appuntamento sarà dedicato al pianismo di Nikolay Khozyainov, solista dalla carriera già stellare. Non da ultimo, si conferma il consueto invito del Collegium Musicum Almae Matris con due ospiti d’eccellenza come il direttore Fabio Sperandio e il soprano Elena Borin: una presenza regolare del nostro cartellone, quella della compagine studentesca, a segnare un’importante e consolidata tradizione che vede letteralmente l’Ateneo far musica per… l’Ateneo.

ALESSANDRA SCARDOVI
Presidente – Fondazione Musica Insieme

Una musica che unisce Musica Insieme in Ateneo giunge alla sua venticinquesima edizione ed è con ammirazione e gratitudine che saluto questo anniversario. Siamo felici e orgogliosi di dare il nostro contributo a un percorso culturale che sa trasmettere il pregio artistico e formativo universale della musica. Gli spazi del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna ospiteranno anche quest’anno esperienze musicali varie ed eccellenti, nella consueta alternanza tra generi tradizionali e nuove proposte. Avremo così l’opportunità di ascoltare giovani talenti e maestri di fama nazionale e internazionale. Tutta la comunità universitaria parteciperà a momenti di ascolto che hanno una valenza anche formativa, poiché prevedono conversazioni introduttive e la presenza di artisti in dialogo tra loro, con il pubblico e con gli studenti e le studentesse del corso di Laurea Magistrale in Discipline della Musica e del Teatro. È un modo sperimentato, vivo e fruttuoso per avvicinare tutte e tutti alle proposte musicali in programma, ascoltando, imparando e discutendo insieme.  L’impegno del Collegium Musicum Almae Matris, formato da studentesse e studenti dell’Ateneo che fanno musica insieme, testimonia di come la musica costituisca un arricchimento dell’esperienza universitaria, anche al di fuori di corsi di studio specialistici. L’intenzione di unire attraverso i linguaggi musicali, richiamata nel nome stesso di Musica Insieme, assume quest’anno un significato profondo grazie a un’iniziativa di speciale valore, quella di proporre incontri musicali ai pazienti di Oncologia del Policlinico Sant’Orsola, entrando in un luogo di cura. A Musica Insieme, che avvicina alla musica e attraverso la musica unisce, un riconoscente augurio per la venticinquesima edizione da parte della comunità dell’Alma Mater.

GIOVANNI MOLARI
Rettore Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Musica Insieme al Sant’Orsola MIA raddoppia. I cinque concerti che Musica Insieme organizza per gli studenti dell’Università di Bologna arriveranno quest’anno anche in corsia. Alle 11 del giorno in cui si esibiranno in Piazzetta Pasolini, i giovani artisti suoneranno anche al Sant’Orsola, all’interno del Day hospital di Oncologia. Una matinée per i pazienti. Per portare la bellezza e la forza della musica là dove le persone vivono un percorso così significativo. «Ci sono studi che lo dimostrano – spiega il professor Andrea Ardizzoni, primario di Oncologia medica del Sant’Orsola – se un paziente oncologico è accolto in un ambiente migliore i risultati delle terapie sono migliori. Tutto ciò che migliora e umanizza il luogo della cura costituisce dunque un aiuto sostanziale per quello che noi facciamo qui». Con questo programma si rafforza la collaborazione tra Musica Insieme e Fondazione Sant’Orsola, iniziata nel luglio 2021 con il concerto del pianista Alexander Romanovsky sempre nel Day hospital di Oncologia, a cui ogni giorno 80-100 persone accedono per ricevere le terapie, diventato un reparto tutto nuovo – pieno di luce, verde e colore – grazie all’intervento di ristrutturazione realizzato da Fondazione Sant’Orsola all’inizio del 2020. «Abbiamo migliorato l’ambiente ed ora, grazie anche alla collaborazione con Musica Insieme – spiega il presidente della Fondazione Giacomo Faldella – vogliamo lavorare su quel che avviene in questo luogo. Avere cura di chi vive un percorso terapeutico passa, infatti, attraverso l’attenzione a tutta la persona, al suo corpo, ai suoi affetti, così come al desiderio di bellezza che accompagna sempre la vita di ognuno». «La malattia è un momento della nostra vita – prosegue il presidente – che non sospende nessuno dei nostri bisogni fondamentali e nei quali il bisogno di contatto con la bellezza sono ancor più importanti. La musica in questo è capace di giocare un ruolo insostituibile. Per questo è così importante, per noi, la scelta di portare MIA anche in corsia e di donare un pianoforte a questi luoghi, perché la musica risuoni e rimanga durante tutto l’anno».