In apertura, What is the Word di György Kurtág: scritto nel 1990 su testo di Samuel Beckett, è fra le più radicali forme di adesione della musica alla parola, una musica essenziale che trova la propria ragion d’essere proprio nell’identificazione con la parola. Un clima totalmente differente incontriamo nel Così parlò Baldassarre di Castiglioni, su testo di Baldassarre Castiglione, che ci conduce alla scoperta di un universo sottilmente ironico, nel quale la parola parlata e cantata dà corpo a un raffinatissimo mondo sonoro sospeso fra presente e passato. Passato che risuona nelle due opere di Sciarrino e nelle Lachrimae di Dowland, e presente che riemerge con Osmosi – I di Evangelisti. Un tributo alla parola e alla poesia popolare è infine quello che Federico García Lorca rende armonizzando le canzoni tradizionali spagnole, vestendo egli stesso i panni del compositore.