Il Quartetto Brodsky è da molti anni un nostro compagno di strada. Con loro abbiamo attraversato tanto il repertorio quanto territori tra i meno frequentati, sempre scoprendo meraviglie, luoghi d’inattesa bellezza, e vivendo quindi emozioni indimenticabili. Che ci si rivolga quindi al camerismo russo – poco frequentato, nonostante possa vantare capolavori, tra i quali spiccano quelli di Borodin e Cajkovskij – è per così dire nell’ordine delle cose. Il Brodsky ama esplorare e predilige offrire al pubblico – che conosce e apprezza la maestria di uno dei più longevi quartetti in attività – anche pagine inusuali. Da qui la collaborazione, per il brillantissimo Quintetto di Weber, con Giampiero Sobrino, virtuoso del clarinetto, a vent’anni già “primo” nell’Orchestra Nazionale della RAI, poi a fianco di maestri come Sergiu Celibidache. Insieme al Brodsky eseguirà, autore che proprio al clarinetto ha dedicato alcune delle sue pagine migliori.