Il Conte von Keyserling, ambasciatore russo a Dresda, «soffriva sovente d’insonnia, e Goldberg che viveva in casa sua, doveva distrarlo, in simili occasioni, durante le ore notturne, suonando per lui in una stanza attigua alla sua. Una volta il Conte disse a Bach che gli sarebbe molto piaciuto avere da lui alcuni pezzi da far suonare al suo Goldberg, che fossero insieme delicati e spiritosi, così da poter distrarre le sue notti insonni. Bach concluse che il miglior modo per accontentare questo desiderio fosse scrivere delle Variazioni, un genere che fino allora non aveva considerato con molto favore per via dell’armonia di base, sempre uguale. Sotto le sue mani, anche queste Variazioni divennero modelli assoluti dell’arte, come tutte le sue opere di quest’epoca» (J.N. Forkel). Dedicate in origine al clavicembalo a due manuali (ossia due tastiere sovrapposte), le Goldberg ne sfruttano creativamente tutto il potenziale tecnico (gli incroci delle mani, ricreabili sul moderno pianoforte ma pressoché impossibili sulla tastiera del cembalo), espressivo, contrappuntistico e armonico, ammiccando ora alla polifonia ora alle forme di danza, e trasformando in un caleidoscopio musicale una melodia apparentemente ‘innocua’ – ed invece formidabile cellula germinale per futuri sviluppi – come il tema iniziale.
MARIA PERROTTA
Pianista di rara intensità interpretativa e brillantezza tecnica, Maria Perrotta si è perfezionata presso l’École Normale de Musique di Parigi, all’Accademia Pianistica “Incontri con il Maestro” di Imola, con Franco Scala e Boris Petrushansky, all’Accademia di Santa Cecilia con Sergio Perticaroli, oltre che in Germania con Walter Blankenheim. Si è imposta sulla scena internazionale grazie alla vittoria di numerosi premi nei concorsi più prestigiosi. Apprezzata interprete di Bach, e paragonata da autorevoli critici ad artisti del calibro di Glenn Gould e Rosalyn Tureck proprio per la perfezione stilistica nell’esecuzione delle opere del compositore tedesco, ha inciso dal vivo le Variazioni Goldberg, ottenendo giudizi lusinghieri dalla stampa specializzata, tra cui 5 Stelle delle riviste Amadeus e Musica. Maria Perrotta ha ottenuto importanti riconoscimenti anche per le sue ultime due incisioni, entrambe per l’etichetta Decca, rispettivamente delle ultime tre sonate di Beethoven, nell’ottobre 2013, e nuovamente delle Variazioni Goldberg, nel settembre 2014. Fra i suoi recenti impegni l’esecuzione del Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach e del Quarto Concerto per pianoforte e orchestra op. 58 di Beethoven con la Filarmonica Arturo Toscanini, diretta da Antoni Wit, e una tournée in Francia e Italia con un programma interamente dedicato a Chopin. Numerose interpretazioni di Maria Perrotta sono state registrate per la Radio Tedesca, per la Rai e Sky.