Per questo programma che si riallaccia a modo suo al filo rosso della memoria, Manuel Zurria parla di «un diario emotivo intorno a John Dowland, il compositore elisabettiano che scrisse alcune delle pagine più commoventi della musica del suo tempo. Questo progetto esplora il mondo dei sentimenti, delle emozioni, del dolore e della tristezza». Accostati a riprese video («uno strumento meravigliosamente efficiente per esaltare le sensazioni e veicolare le emozioni»), i brani in programma (quelli di Mazulis e Leach dedicati allo stesso Zurria) lo vedranno protagonista assoluto di questa originale performance.