Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Lithuanian Chamber orchestra, Sergej Krylov

Lunedì 13 novembre 2023

 

LUNEDÌ 13 NOVEMBRE 2023

TEATRO AUDITORIUM MANZONI

 

LITHUANIAN CHAMBER ORCHESTRA

SERGEJ KRYLOV violino solista e direttore

 

 

Un’orchestra ed un solista-direttore che eseguono in un simbiotico rapporto un repertorio che va da Barocco al contemporaneo Campogrande, in prima esecuzione italiana 

Le presentazioni sembrano quasi ghirigori superflui di fronte alla maestosità della Lithuanian Chamber Orchestra e del violinista-direttore Sergej Krylov. Un’orchestra di più di settanta elementi che vive in perfetta armonia e complicità. Sin dalla sua creazione è possibile notare la coesione e la linea di pensiero unificante che rende questi maestri un’Orchestra. Ripercorrendo i passi della sua nascita, infatti, sappiamo che nel 1960, durante l’esecuzione dell’Arte della Fuga da parte di quartetto estero, il giovane violinista e direttore d’orchestra Saulius Sondeckis, deluso dalla noiosa performance, sgattaiolando fuori dal concerto si imbatté nel Direttore della Filarmonica, Balys Fedaravičius, che tra l’indignazione e il divertimento sfidò il giovane musicista «Non ti piace il modo in cui suonano? Crea la tua orchestra allora, e noi vi sosterremo!». È così che prende vita la LCO! Sergej Krylov è l’incantatore: con la sua tecnica impeccabile al violino e la personalità carismatica è capace di ammaliare il pubblico in una sorta di ipnosi musicale. Un incantesimo rafforzato da una grande orchestra e un programma capace di esaltare le doti dei suoi interpreti. Nel Concerto in la minore di Bach il violino non è considerato solista in senso moderno, ma è più un violino concertante, in cui strumento e orchestra dialogano in simbiosi senza la battaglia del Concerto che arriverà nella prima esecuzione italiana del componimento di Nicola Campogrande. Ma la visione è foraggera di novità: «Da Vivaldi a Tartini a Paganini c’è una meravigliosa, luminosissima tradizione italiana, quando si pensa a un Concerto per violino. Poi è arrivato quello di Čajkovskij, e abbiamo fatto conoscenza con il languore. Scrivendo la mia partitura, commissionatami dall’Orchestra Nazionale Russa, non ho potuto fare a meno di tenerne conto; e da lì sono partito per provare a esplorare una strada nuova». La chiusura perfetta verrà affidata a Bartók, che con il suo Divertimento unisce ai principi costruttivi del Concerto grosso barocco a quelli del canto popolare ungherese dando vita ad un fascinoso discorso musicale.

 

Acquista adesso il tuo biglietto

Bach

Concerto in la minore BWV 1041 per violino e orchestra

 

Campogrande

Concerto per violino e orchestra (versione per orchestra da camera) prima esecuzione italiana

 

Bartók

Divertimento Sz. 113 per orchestra

 

I Dettagli Dell'Evento