Personaggio fondamentale, come artista ma anche come divulgatore ed ambasciatore culturale del proprio Paese nel mondo, Denis Matsuev è presidente fra l’altro dell’organizzazione benefica “New Names”, che ad oggi ha permesso a più di 10.000 bambini di ogni regione della Russia di dedicarsi allo studio della musica (ed egli stesso, nella natia Irkutsk, in Siberia, ne superò quindicenne le selezioni). La prima apparizione sulle scene bolognesi di questo straordinario pianista, Premio “Čajkovskij” 1998 ed esibitosi con i massimi direttori del nostro tempo (da Gergiev a Temirkanov, Mehta, Pappano, Chung, Dutoit), non poteva che offrire al pubblico di Musica Insieme un saggio della grande tradizione russa vista per così dire ‘dall’interno’: a cominciare dalla Dumka op. 59 di Čajkovskij, “scena rustica” che prende il titolo dall’omonima ballata del folklore slavo, per concludere con la seconda e ultima sonata del compositore-pianista per antonomasia, Rachmaninov; nel mezzo, gli sbalorditivi Quadri di Musorgskij, nati per un pianoforte che ha i colori di un’orchestra.
Cheap Nike Air Max 2017 For Online Sale