Un progetto che rappresenta un “unicum” inimitabile: le inarrivabili interpretazioni bachiane di Ramin Bahrami si intrecciano all’estro e alla fantasia, mai fini a se stessi, di un grande improvvisatore come Danilo Rea. Una rivisitazione di Bach che non intende certo tradirne il messaggio, ma semmai coglierne lo spirito contemporaneo e gettare un ponte verso le nostre abitudini d’ascolto, per dare ulteriore diffusione a questo gigante, che a tre secoli di distanza mantiene inalterata tutta la sua attualità.
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