«L’arte crea unità, ordine, armonia, in maniera tale da includere anche il caos» (Alfred Brendel)
Con Franz Liszt la sonata raggiunge una libertà formale e una grandiosità quasi sinfonica: nella sua Sonata in si minore, ogni suddivisione in movimenti lascia il posto ad un unico flusso sonoro, seppure rigorosamente strutturato, dove la critica ha individuato fino a sei temi che si intrecciano e si trasfigurano, temi che assumerebbero i connotati di personaggi (ispirati al mito di Faust), o comunque di stati d’animo che vanno dal furore demoniaco all’esaltazione mistica, dall’erotismo alla religiosità. Quasi a coronare i tre sguardi sull’evoluzione della sonata che percorrono come un fil rouge questa edizione di Lezioni di Piano, la lectio magistralis di Alfred Brendel ci accompagnerà alla scoperta della Sonata in si minore dell’Ungherese, raccontandone la storia, la struttura, la bellezza, ed accompagnando il racconto con alcuni passi esemplificativi al pianoforte. Alla conferenza di Brendel farà seguito il concerto, con l’esecuzione della Sonata da parte di Dénes Várjon, pianista ungherese universalmente riconosciuto fra i più accreditati interpreti lisztiani, che Brendel ha voluto accanto a sé per tradurre in musica le sue parole.
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