Lunedì 6 maggio 2024
ALEXANDER MALOFEEV pianoforte
VIGORE e rigore
Lo strabiliante talento russo esordisce a Musica Insieme con un programma rutilante, che attraversa epoche e generi del repertorio pianistico
La scuola pianistica russa riserva sempre sorprese perché attraverso selezioni durissime e concorsi prestigiosi fa emergere talenti giovani e agguerriti in grado, come Alexander Malofeev, di affrontare ogni tipo di repertorio e farsi applaudire da ogni pubblico, dall’Asia all’Europa agli Stati Uniti. Poco più che ventenne, Malofeev stupisce ascoltatori e critica non solo per la sua bravura, ma anche per la maturità con la quale propone come interprete, cioè come mediatore, pagine di ogni epoca agli odierni consumatori di musica. E di mediazione si può parlare in questo concerto bolognese, una mediazione che coinvolge l’esecutore, il pubblico e lo strumento protagonista della serata. È costruita su un gioco di specchi tra attualità e antico passato la prima parte del programma, nella quale il pianoforte ci porta tra le grandi forme barocche (suite, variazioni e concerto) e dove le culture inglese (Purcell) e tedesca (Muffat) sono come fuse insieme da due grandi sassoni Händel e Bach. Ma non è tutto, perché come in un gioco di scatole cinesi, il celebre concerto dall’Estro Armonico di Vivaldi, adattato da Bach all’organo solo, viene qui restituito dal pianoforte nell’ulteriore adattamento del russo Feinberg. A proposito di Russia: proprio dalla Russia tra Otto e Novecento ricomincia la seconda parte del programma dove si abbandonano le strutture storiche in favore del libero fantasticare del pensiero. Inevitabile, in questo percorso, cominciare dalla mitica coppia Skrjabin-Rachmaninov, legati da quella scrittura visionaria e simbolista che caratterizza tanta cultura di fine secolo. Ma altrettanto inevitabile è terminare con uno Chopin celeberrimo e scintillante, capace di unire il più innovativo dei linguaggi del cuore dell’Andante spianato col più strabiliante pianismo Biedermeier.