Programma tutto sotto il segno della musica contemporanea greca questo proposto dal DissonArt Ensemble. Una contemporaneità indagata a partire, per così dire, dalle sue origini e cioè dalla produzione di quello Iannis Xenakis che è stato tra i grandi protagonisti della scena europea del secondo Novecento. Classe 1922, Xenakis in realtà fin dal 1948 vivrà a Parigi, città che lo accoglierà esule (fuggiva infatti alle persecuzioni che colpirono gran parte dei partigiani greci dopo la guerra), e francese diverrà d’adozione. Sorte che, almeno per quanto riguarda la patria d’elezione, sceglierà anche Georges Aperghis (classe 1945), che oggi in Francia vive ed opera e che di Xenakis è stato allievo. Tutti più giovani gli altri compositori in programma, e di diversa formazione. All’elettronica s’ispira il lavoro di Panagiotis Kokoras, fonte che lo spinge ad utilizzare anche gli strumenti musicali “tradizionali” in modo non ortodosso. Vassos Nikolau, poi, nel suo Anima costruisce un’architettura sonora nella quale sezioni più dense, spesso marcate ritmicamente, si susseguono ad altre meno complesse. Diaristica in senso proprio la pagina di Mihalis Lapidakis. Il titolo ci dice appunto che si tratta della prima annotazione in questo suo personale diario musicale, una prima annotazione, come si ascolterà, già ricca di speciali suggestioni.