«Non è soltanto un pianista geniale: sarà sicuramente uno dei grandi artisti del XXI secolo» (Le Figaro)
Fazil Say è reduce da un’acclamatissima incisione dell’integrale pianistica di Mozart per Warner Classics, registrata nella Sala Grande del Mozarteum di Salisburgo, dove il ciclo delle diciotto sonate è stato ordinato per tonalità, permettendo così a Say di esplorare da un’angolazione nuova l’approccio compositivo di Mozart. Lo stesso Say lo ha definito «il più importante e significativo progetto che abbia affrontato in tutta la mia vita di interprete». Nel suo recital, Say propone un excursus sulla sonata classica, dove lo spirito di Haydn aleggia nel genio di Mozart, e l’eredità di entrambi viene raccolta – e portata alle estreme conseguenze – dal sonatismo ‘ribelle’ di Beethoven. Il programma si conclude quasi con un omaggio alle origini, ossia il finale Alla Turca della Sonata in la maggiore KV 331 di Mozart, che proprio Say ha trasformato nel 1993 in una composizione-improvvisazione, Alla Turca Jazz, amata ed eseguita da molti suoi colleghi.
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