Perfezionatosi con Edwin Fischer, Paul Baumgartner e Edward Steuermann e premiato nel 1949 al Concorso “Busoni”, Brendel si è esibito nelle più importanti sale e nei festival di tutto il mondo. Sua è la prima incisione dell’integrale pianistica di Beethoven, che ha eseguito fra il 1992 e il 1996 in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1998 celebra il cinquantenario del suo debutto con l’apparizione ai Festival di Berlino, Belfast ed Edimburgo, oltre a una serie di concerti beethoveniani a Vienna con i Wiener Philharmoniker diretti da Sir Simon Rattle. Accanto alla musica, la letteratura rappresenta da sempre l’altro suo grande amore. In italiano sono apparsi: Paradosso dell’interprete. Pensieri e riflessioni sulla musica (Passigli, 1997), Il velo dell’ordine. Conversazioni con Martin Meyer (Adelphi, 2002), la raccolta poetica Un dito di troppo (Passigli, 2002), e Abbecedario di un pianista (Adelphi, 2014). Nel 1992 i Berliner Philharmoniker gli hanno assegnato la medaglia “Hans von Bülow” e nel 1998 è stato nominato membro onorario dei Wiener Philharmoniker. Nel 2001 ha ricevuto il premio “Lifetime Achievement” sia al MIDEM di Cannes che da parte dell’Edison Awards in Olanda; inoltre l’Accademia di Musica e Belle Arti di Vienna gli ha attribuito il prestigioso “Beethoven Ring”. Fra le sue numerosissime onorificenze, il premio “Ernst von Siemens” 2004, le lauree ad honorem a Oxford, Exeter e Yale, e il Cavalierato onorario dell’Impero Britannico. Nel 2008, dopo una tournée europea nelle città più significative per la sua carriera – tournée che ha toccato anche Bologna per Musica Insieme – Brendel si è ritirato dalla scena concertistica, intensificando da allora la propria attività di scrittore e docente, tenendo conferenze e lezioni per le principali società concertistiche e per atenei come Harvard, Yale, Princeton, Berkeley, Oxford e Cambridge.
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