Perfezionatasi presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Giovanni Sollima e presso l’Accademia Chigiana di Siena con Antonio Meneses, Ludovica Rana all’attività solistica affianca quella cameristica, collaborando con Enrico Dindo, Pablo Ferrández, Bruno Giuranna e Beatrice Rana. Insieme a Maddalena Giacopuzzi, anche lei formatasi all’Accademia di Santa Cecilia, così come all’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola, propone un programma che affronta le varie sfaccettature della letteratura per violoncello e pianoforte, a partire da due rarità di Mario Castelnuovo-Tedesco: Scherzino e Notturno sull’acqua, un appassionato ritratto che l’autore dedica all’Arno e alla sua Firenze al tramonto. Anche la Sonata op. 99 di Brahms è nata “sull’acqua”: è la pace del lago di Thun che ha ispirato al compositore quest’opera a tratti impetuosa e a tratti meditativa. Conclude il programma la Sonata op. 40 di Šostakovič, una delle opere scritte subito dopo le dure critiche del regime sovietico, segnando un ritorno verso un linguaggio più cauto, ma non per questo meno ricco d’inventiva.
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