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Brad Mehldau

Il pianista jazz Brad Mehldau ha registrato ed eseguito numerosi concerti dall’inizio degli anni ’90. La produzione più consistente di Mehldau nel corso degli anni ha avuto luogo nella formazione del trio. A partire dal 1996, il suo gruppo ha pubblicato una serie di cinque dischi su Warner Bros, intitolato The Art of the Trio (recentemente ripubblicato come un cofanetto con 5 dischi dall’etichetta Nonesuch). Nello stesso periodo, Mehldau pubblicò anche una registrazione per pianoforte solo dal titolo Elegiac Cycle, e un album intitolato Places che includeva sia brani di pianoforte solo che di trio. Elegiac Cycle e Placesmight sono concept album composti esclusivamente da materiale originale, con temi centrali che aleggiano sulle composizioni. Altre registrazioni di Mehldau comprendono Largo, uno sforzo collaborativo con l’innovativo musicista e produttore Jon Brion, e Anything Goes, in trio con il bassista Larry Grenadier e il batterista Jorge Rossy.

Il suo primo disco per Nonesuch, Brad Mehldau Live a Tokyo, è stato pubblicato nel settembre 2004. Dopo dieci anni gratificanti con Rossy nel trio regolare di Mehldau, il batterista Jeff Ballard è entrato nel gruppo nel 2005. Lo stesso anno l’etichetta ha pubblicato il primo album del Brad Mehldau Trio Day is Done. Un emozionante album da una doppia esibizione dal vivo in trio, Brad Mehldau Trio Live, è stato pubblicato il 25 marzo 2008 (Nonesuch).
Il 16 marzo 2010, Nonesuch ha pubblicato un doppio disco di composizioni originali intitolato Highway Rider, l’attesissimo seguito di Largo. L’album fu la seconda collaborazione di Mehldau con il famoso produttore Jon Brion e vanta la presenza, oltre ai musicisti del trio, ovvero il batterista Jeff Ballard e il bassista Larry Grenadier, del percussionista Matt Chamberlain, del sassofonista Joshua Redman e di un’orchestra da camera guidata da Dan Coleman. Nel 2011 Nonesuch ha pubblicato Live in Marciac, una versione della performance del 2006 con due CD e un DVD di accompagnamento, e Modern Music, una collaborazione tra i pianisti Brad Mehldau e Kevin Hays e il compositore/arrangiatore Patrick Zimmerli.
Nel 2012 Nonesuch ha pubblicato Ode, un album di brani originali del Brad Mehldau Trio, il primo del trio dopo Village Vanguard del 2008 e il primo album registrato in studio da Day is Done del 2005. Ode ha ricevuto una nomination ai Grammy Award. Nonesuch ha pubblicato Where Do You Start del Brad Mehldau Trio, un disco di accompagnamento all’acclamato Ode, nell’autunno del 2012. Mentre le 11 canzoni di Ode sono state composte da Mehldau, quelle di Where Do You Start sono invece interpretazioni di brani di altri compositori, assieme a un originale di Mehldau. Nel 2013, Mehldau ha prodotto Walking Shadows, l’acclamato album di Joshua Redman edito da Nonesuch, in cui compare anche come interprete. Il 2013 ha visto anche una serie di tour collaborativi tra cui un tour in duo con il virtuoso mandolinista Chris Thile, duetti pianistici con Kevin Hays e un nuovo progetto elettronico con il prodigioso batterista Mark Guiliana, chiamato Mehliana. Mehliana: Taming the Dragon, il debutto di Mehliana, è stato pubblicato all’inizio del 2014.
10 Years Solo Live, monumentale e ambizioso  coffanetto  di otto vinili di esibizioni dal vivo di Mehldau, è stato pubblicato il 16 ottobre 2015, ricevendo il consenso unanime dalla critica. Il coffanetto comprende brani estratti da 19 registrazioni, realizzate in oltre un decennio di concerti solisti europei del pianista, ed è stato diviso in quattro sottoinsiemi tematici di quattro lati ciascuno: Dark/Light, The Concert, Intermezzo/Rückblick, E Minor/E Major.
Nel 2016, la Nonesuch Records ha pubblicato l’attesissimo Blues and Ballads del Brad Mehldau Trio, la prima nuova pubblicazione dell’ensemble dal 2012, e il celebre album di debutto del Joshua Redman/Brad Mehldau Duo, Nearness, con registrazioni dal loro tour europeo del 2011. Entrambi gli album hanno ricevuto il plagio della critica e del pubblico, ed entrambi hanno ottenuto una nomination ai Grammy per Mehldau. Il mandolinista/cantante Chris Thile si unisce a Mehldau per il loro debutto nel 2017: Chris Thile e Brad Mehldau.

La personalità musicale di Mehldau forma una dicotomia. È prima di tutto un improvvisatore e nutre generosamente la sorpresa e la meraviglia che possono derivare da un’idea musicale spontanea, espressa direttamente, sul momento. Tuttavia ha anche un profondo fascino per l’architettura formale della musica, che dà forma a tutto ciò che suona. Nel suo modo di fare musica più ispirato, la struttura vera e propia del suo pensiero musicale serve come dispositivo per l’espressione. Mentre suona, ascolta come le idee si sviluppano, e l’ordine in cui si rivelano. Ogni melodia ha un arco narrativo fortemente sentito, sia che si esprima in un inizio, in una fine, o in qualcosa lasciato intenzionalmente aperto. I due lati della personalità di Mehldau, “l’improvvisatore e il formalista” si mettono l’uno contro l’altro, e l’effetto è spesso qualcosa di simile a un caos controllato.

Dalla metà degli anni ’90 Mehldau si è esibito in tutto il mondo, ad un ritmo costante, con il suo trio e come solista. Le sue esibizioni trasmettono un’ampia gamma di espressioni. Nel processo continuo di astrazione che può aver luogo su una data melodia si ritrovano un certo rigore intellettuale e una certa densità di informazioni. Ciò potrebbe essere seguito da una ballata essenziale, emotivamente diretta. Mehldau ha una preferenzia per la giustapposizione degli estremi. Ha attratto un seguito considerevole nel corso degli anni, un seguito che è cresciuto aspettandosi dalle sue esibizioni un’esperienza unica e intensa.

Oltre al suo trio e ai suoi progetti solisti, Mehldau ha collaborato con numerosi grandi musicisti jazz, tra cui si segnalano due anni di tournée piena di soddisfazioni con la band del sassofonista Joshua Redman, registrazioni e concerti con Pat Metheny, Charlie Haden e Lee Konitz, e registrazione come turnista per artisti del calibro di Michael Brecker, Wayne Shorter, John Scofield e Charles Lloyd. Per oltre un decennio, ha collaborato con diversi musicisti e colleghi per cui nutre profondo rispetto, tra cui i chitarristi Peter Bernstein e Kurt Rosenwinkel e il sassofonista tenore Mark Turner. Mehldau ha anche suonato su un certo numero di registrazioni al di fuori del linguaggio del jazz, come Teatro di Willie Nelson Scar del cantautore Joe Henry.

La sua musica è apparsa in diversi film, tra cui Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick e Million Dollar Hotel di Wim Wender. Ha anche composto una colonna sonora originale per il film francese Ma Femme Est Une Actrice. Mehldau ha composto due nuovi lavori commissionati dalla Carnegie Hall per voce e pianoforte, The Blue Estuaries e The Book of Hours: Love Poems to God, che sono stati eseguiti nella primavera del 2005 con l’acclamata soprano classica, Renee Fleming. Queste canzoni sono state registrate con Fleming e poi pubblicate nel 2006 sul disco Love Sublime; contemporaneamente, Nonesuch ha pubblicato un album di composizioni jazz di Mehldau per trio intitolato House on Hill. Il ciclo di sette canzoni d’amore per la mezzosoprano svedese Anne Sofie von Otter, commissionato dalla Carnegie Hall nel 2008, ha debuttato nel 2010. Love Songs, doppio album che abbina il ciclo di canzoni appena commissionato a una selezione di brani francesi, americani, inglesi e svedesi interpretati da Mehldau e von Otter, è stato pubblicato alla fine del 2010 (sull’etichetta Naïve) ricevendo un unanime apprezzamento. Nel 2013, Mehldau ha presentato ed eseguito Variations on a Melancholy Theme, un pezzo per orchestre dall’organico nutrito, che è stato eseguito con la Orpheus Chamber Orchestra e la Britten Sinfonia. Commissionato dalla Carnegie Hall, dal Royal Conservatory of Music, dalla National Concert Hall e dalla Wigmore Hall con il sostegno di Andre Hoffmann (presidente della Fondazione Hoffmann) nel 2015, Three Pieces After Bach è stato ispirato dall’opera di Johann Sebastian Bach, il Clavicembalo ben temperato.

Mehldau è stato nominato curatore di una rassegna annuale di quattro concerti jazz nella prestigiosa Wigmore Hall di Londra durante le stagioni 2009-10 e 2010-11, con la partecipazione di Mehldau in almeno due dei quattro concerti annuali. Alla fine di gennaio 2010, la Carnegie Hall ha annunciato la residenza di Mehldau per la stagione 2010-11 come detentore del Richard e Barbara Debs Composer’s Chair alla Carnegie Hall, primo artista jazz a ricoprire questa carica da quando è stata istituita nel 1995.

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