Haydn e Schubert sono, con Mozart e Beethoven, le colonne della produzione per due violini, viola e violoncello. Affrontare due pagine come La Chasse e l’ultimo dei quindici quartetti composti da Schubert (il D 887) significa confrontarsi con due tra le massime pagine dell’intera letteratura musicale. Dunque, al Prometeo tocca un compito impegnativo, che l’ormai consolidata compagine attualmente residente presso l’Accademia Filarmonica Romana, saprà affrontare con quel talento e quella sensibilità interpretative che abbiamo avuto modo di apprezzare in questi anni. Al centro del programma una nuova composizione di Matteo D’Amico, ancora una volta nata dalla collaborazione con il musicologo e critico musicale Sandro Cappelletto. Il testo, ispirato a Il Vangelo secondo Gesù, uno dei libri più significativi tra quelli scritti da José Saramago, ripercorre gli eventi della vita di Cristo dal momento in cui arriva a Gerusalemme fino alla crocifissione, cui palesemente rimanda il titolo.