Il Collegium Musicum Almae Matris, Coro e Orchestra ufficiale dell’Università di Bologna, nasce nel 1953 con l’importante missione di riunire studenti italiani e stranieri per condividere il linguaggio universale della musica. Oggi coinvolge ogni anno oltre 300 studenti, con tre cori, un’orchestra sinfonica e diverse formazioni da camera, come quella che, sotto la direzione di Roberto Pischedda, proporrà il tradizionale concerto per MIA – Musica Insieme in Ateneo. Originale come sempre il programma, che ha al suo centro uno dei primi approcci orchestrali del giovane Brahms, l’affascinante Serenata op. 16, scritta per un organico che fra gli archi non comprende i violini, proprio per evidenziare un registro più grave e impasti timbrici più scuri dell’usuale. Ad incorniciare le atmosfere ora malinconiche, ora giocosamente popolaresche della Serenata, due partiture costruite sul predominio di un solista: il clarinetto nell’Adagio di Baermann (non a caso un virtuoso di quello strumento), brano che sino al 1964 si riteneva composto da Wagner, e il violino nella celeberrima Romanza op. 50 di Beethoven.
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